martedì 20 novembre 2012

547. Razzi e carneficine in TerraSanta.

Ieri - e pure oggi "Giornata Mondiale dell'Infanzia" -, al di là del terrore paventato d'una bomba atomica dall'Iran, con l'unico effetto d'un disastro mediterraneo, m'ha fatto piangere l'angoscia per i 4 popoli e i bambini cui appartiene la TerraSanta: quali 4 popoli si dirà.... Ecco, la gente che ha abitato, è andata a popolare o sente sua quella terra storica si fa forte, in realtà, di ben 4 appartenenze religiose: drusa, cristiana, ebraica e islamica, ma si parla solo di Palestinesi ed Ebrei, fisiognomicamente spesso molto simili. Quest'ultimo secolo a me ha insegnato che la multiculturalità religiosa, il folklore creolo e l'eredità meticcia sono tutti insieme un valore irrinunciabile, e per me fin dall'età della ragione un grande fascino. Si pensi che in Israele e Palestina i pacifisti son quelli che sostengono la soluzione dei "2 popoli, 2 stati": gli altri evidentemente sono per lo sterminio o la cacciata dell'altra schiatta! Se la gente se ne fregasse di far valere il proprio primato politico-religioso si potrebbe arrivare a una soluzione "svizzera", con vari cantoni di diverse lingue ma con tutta la popolazione che migra e fluisce liberamente da un territorio all'altro e che non si sente più o meno "svizzera" del proprio prossimo. Ma la giornalista Manuela Dviri ieri, intervistata in collegamento da TelAviv prima da RadioPopolare e poi da Gad Lerner, m'ha profondamente commosso. Lei, ebrea laica italiana, giovane nonna pacifista israeliana, sposata a un ebreo ortodosso, con un figlio morto giovanissimo in guerra, amica di tanti palestinesi e cooperante in progetti in favore dell'infanzia di Gaza, ha dichiarato che il dolore e la rabbia per la guerra le si sono trasformati in nausea. Io, che non ci sono dentro in prima persona, provo un'angosciosa impotenza rispetto a 2 parti spesso considerate alla pari: la gran parte del mondo islamico chiama Israele "bieco stato terrorista" e buona parte degli ebrei di tutto il  mondo descrive il popolo palestinese come "una banda di bastardi terroristi".
Personalmente, fin da quando avevo 3 anni, la violenza contro persone, animali, cose e suppellettili, anche quella rappresentata nei film, m'ha sempre scosso emotivamente in modo disperato. Una volta distinte finzione e realtà, comunque da oltre 50 anni quel tipo d'azioni mi danno rigetto e indignazione, adesso assieme a racconti e notizie di tali sopprusi, violenze e intidimidazioni, e di tutti i molti obbiettivi errati!

Nessun commento:

Posta un commento